Afidi o pidocchi delle piante: cosa sono e come liberarsene
Gli afidi sono come noi: potendo scegliere, preferiscono nutrirsi di una pianta molle, dolce, succosa, anziché di una dura, fibrosa, asciutta. Peccato che un vegetale diventi tanto più molle quanto più subisce uno stress: la sua consistenza abituale, di pianta sana, è piuttosto coriacea e dunque sgradita ai “pidocchi delle piante”. Ma gli stress sono all’ordine del giorno per tutte le piante: oltre a coltivarle correttamente, possiamo aiutarle a rinforzarsi attraverso prodotti, chiamati “corroboranti” che, fra l’altro, le rendono poco appetibili ai parassiti animali e alle malattie fungine, a partire proprio dagli afidi.
Cosa sono gli afidi e dove stanno
Questi insetti nocivi sono multiformi: con ali o senza, gialli, verdi, grigi o neri, lunghi da 1 a 1,4 mm. Appartengono a specie diverse e colpiscono praticamente tutte le piante, dagli abeti alle zucche, passando per gli arbusti, i rosai, le erbacee da fiore o da foglia, le orticole e gli alberi da frutto.
Si fanno vivi nella bella stagione: dall’inizio di marzo nel Sud Italia e dalla metà-fine marzo nel Nord Italia si notano già sulle piante in esterni.
Si ammassano di preferenza sui germogli, dove i tessuti sono più morbidi, perché proprio lì si stanno formando le nuove foglioline e i boccioli. Lì, formano una sorta di manicotti brulicanti di individui.
5 danni da afidi
- I danni che causano sono gli stessi su tutti i vegetali: innanzitutto pungono i tessuti deformandoli e sottraendo linfa, fino a causarne il disseccamento. I soggetti colpiti smettono di crescere e soprattutto di fiorire.
- Con la puntura, possono trasmettere pericolosi virus da una pianta a un’altra: contro di essi non esistono rimedi, se non l’eliminazione delle piante colpite.
- Come sostanza di scarto, gli afidi emettono un liquido zuccherino (di nome “melata”) che imbratta la vegetazione sottostante la sede della colonia ed eventualmente oggetti e pavimentazioni che diventano appiccicosi.
- Sulla melata che copre le foglie si può sviluppare un fungo, la fumaggine, di colore nero che crea una patina scura, non solo brutta a vedersi, ma dannosa per la foglia che non può più svolgere bene la fotosintesi clorofilliana.
- Infine, gli afidi richiamano le formiche, ghiotte di melata: sulle piante si noterà un continuo via vai di minuscoli insetti neri.
Come prevenire ed eliminare gli afidi
L’arrivo di tutti i parassiti, animali e fungini, si previene allevando correttamente le nostre piante: spazio adeguato, terriccio adatto, drenaggio ove occorre, irrigazione corretta, concimazione idonea, a cui aggiungere i prodotti corroboranti che irrobustiscono le piante rendendole sgradite alle forme nocive.
Questi stessi prodotti sono anche in grado di intervenire a infestazione iniziata: con ripetute irrorazioni è possibile veder diminuire e poi scomparire la colonia.
Per chi ha fretta, invece, c’è una soluzione drastica, non solo per gli afidi ma anche per l’ambiente: irrorare un insetticida a base di piretro che però non va MAI irrorato sui fiori perché uccide anche le api e gli insetti pronubi…