Bonus Verde 2021/22, per le grandi potature
L’inverno è il periodo giusto per effettuare le potature di alberi e arbusti, un’operazione di routine che si dovrebbe svolgere ogni anno: tuttavia, in quanto intervento di manutenzione ordinaria, la semplice potatura di alberi da frutto, di siepi o il taglio dell’erba non possono rientrare nel Bonus Verde.
Viceversa, danno diritto alla detrazione del 36% prevista dal Bonus Verde, tutti gli “interventi mirati al mantenimenti del buono stato vegetativo e alla difesa fitosanitaria di alberi secolari o di esemplari arborei di notevole pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale”. Infatti, gli alberi secolari e le piante di pregio vengono tutelati ex legge n. 10/2013 e la loro conservazione è connessa alla tutela del territorio. Ciò significa che, se la manutenzione riguarda la cura di queste particolari tipologie di alberi, la detrazione è ammessa. E il lavoro si può pianificare anche adesso, in inverno, perché il Bonus Verde è stato prorogato a tutto il 2022.
Gli interventi su piante di pregio
Si possono quindi prevedere interventi di potatura in quota con il cestello o attraverso tecnici potatori in tree-climbing, ma anche trattamenti di endoterapia per eventuali problemi parassitari.
Il primo caso riguarda, per esempio, i numerosissimi cedri dell’Himalaya (Cedrus deodara), del Libano (C. libani) e atlantici (C. atlantica) piantati a profusione nei giardini condominiali del Nord Italia negli anni ’70 e ’80 del secolo scorso e ormai divenuti esemplari monumentali di 30 m d’altezza e quasi altrettanti di diametro. Le nevicate degli ultimi anni, appesantendo ramature sempreverdi, ne hanno sradicati tanti, provocando gravi danni ai manufatti circostanti e alla circolazione stradale, e creando notevole pericolo all’incolumità delle persone. È buona norma procedere a una potatura straordinaria ogni 5-7 anni, che però è operazione molto costosa, proprio per l’intervento di una squadra di tecnici altamente specializzati e con mezzi speciali. Ebbene, il Bonus Verde permette di affrontare questa spesa ingente che, soprattutto nel caso di piante condominiali, viene detratta da ciascun condomino.
L’endoterapia invece può riguardare, per esempio, gli ippocastani bianchi (Aesculus hippocastanum), anch’essi molto frequenti come ornamento nei giardini privati negli anni ’50 e ’60, colpiti dalla minatrice dell’ippocastano (Cameraria ohridella). Oppure le palme delle Canarie (Phoenix canariensis), comunissime e maestose nei giardini delle città costiere italiane, devastate dal punteruolo rosso (Rhynchophorus ferrugineus). In entrambi i casi l’intervento consiste nell’iniezione di fitofarmaci nel tronco, finalizzati a eliminare i parassiti senza alcuna dispersione di prodotto nell’ambiente. Naturalmente è un’operazione che possono praticare solo tecnici altamente specializzati e in determinate condizioni, a fronte di un costo notevole, che però può essere portato in detrazione.
Come si ottiene la detrazione
Le Aziende specializzate che hanno effettuato le potature o il trattamento endoterapico emetteranno regolare fattura, comprendente tutte le voci a capitolato, che il privato o il condominio pagherà mediante bonifico bancario (pagamento tracciabile). Il privato conserverà fattura e distinta di pagamento, mentre sarà l’amministratore di condominio a inviare a tutti i condomini, entro il mese di marzo, il prospetto di detrazione per la dichiarazione dei redditi dell’anno successivo a quello di esecuzione dei lavori.
In sede Irpef si potrà quindi detrarre il 36% di queste spese, fino a un massimo di 5.000 euro: sia il privato, sia ciascuno dei condòmini può detrarre il 36% di 5.000 euro in 10 rate spalmate su altrettanti anni. Se i lavori venissero compiuti adesso, in dicembre 2021, e fatturati entro il 31 dicembre, sarebbero detraibili già nella dichiarazione 2022/redditi 2021.