Orchidee: coltivazione, cura e curiosità
Coltivazione delle Orchidee
Le esigenze climatiche delle diverse Orchidee variano notevolmente in relazione alla loro diversa origine geografica e per uno stesso individuo, a seconda della fase del ciclo biologico; in Italia la loro coltivazione avviene esclusivamente in ambienti protetti e accuratamente climatizzati.
In ogni caso le Orchidee amano la luce ma non l’esposizione diretta ai raggi solari e le temperature dei nostri appartamenti d’inverno sono in genere soddisfacenti per le loro esigenze. Tuttavia temperature troppo diverse da quelle ottimali possono provocare delle deturpazioni nelle foglie e nei fiori.
Anche l’umidità ambientale se è eccessiva provoca la comparsa di macchie sui fiori, mentre se è troppo bassa provoca ingiallimenti e raggrinzimenti della vegetazione. Soprattutto per le epifite dell’orchidea è meglio umidificare l’ambiente che bagnare direttamente il substrato.
In ambienti riscaldati e durante la stagione calda, l’irrigazione delle orchidee deve avvenire da 2 a 4 volte la settimana, mentre nella stagione fredda si può ridurre ad una volta la settimana.
In genere le orchidee sono poco esigenti in elementi nutritivi; la soluzione nutritiva ottimale deve contenere il doppio dell’azoto rispetto al fosforo e al potassio e va sostituita con una frequenza variabile da 7-15 giorni a 3-4 settimane, a seconda delle esigenze della specie e del periodo stagionale.
Curiosità’ sulle Orchidee
Un’antica leggenda dell’Epiro racconta di un fanciullo bellissimo che si chiamava Orchide al quale erano spuntati due seni femminili.
Orchidee mano mano che cresceva pur essendo un maschio, assumeva le sembianze femminili diventando sinuoso e delicato. Per questo motivo era evitato sia dalle femmine che dai maschi trovandolo molto diverso da loro.
La sua ambiguità fisica si ripercuoteva anche nel suo carattere alle volte timido e schivo e altre volte aggressivo e lussurioso.
Un giorno disperato si gettò da una rupe e morì. Improvvisamente nel luogo della sua morte iniziarono a spuntare tantissimi fiori, tutti diversi tra loro ma allo stesso tempo simili nella loro grande sensualità.
Questi fiori furono chiamati Orchidee dallo sventurato Orchidee. Per questo motivo gli efébi ateniesi (un efébo era giovinetto che si affacciava alla maturità ma non ancora uomo) vestiti di bianco cantavano le lodi agli dei con in testa una corona di orchidee.