La preparazione dell’orto – video lezione Ortomio
Ecco il primo video corso di Ortomio che spiega come preparare l’orto per la coltivazione.
Queste video lezioni nascono per andare incontro alle esigenze di chi l’orto ha iniziato a farlo da poco e non conosce bene tutte le problematiche che lo interessano tuttavia speriamo di dare molti spunti anche a chi l’orto lo conosce bene e lo fa già da tanti anni.
Nella videolezione di oggi tratteremo le lavorazioni del terreno per poter coltivare l’orto, ma prima di entrare a parlare nel dettaglio di tutte le operazioni che si possono fare con vanga zappa e rastrello e bene precisare che il terreno non è solo la casa delle radici delle piante, ma è anche l’abitazione per un insieme di microrganismi e altri organismi utili che sono fondamentali per la salute delle piante. Per custodire al meglio questo organismo è fondamentale apportare periodicamente sostanza organica ma anche eseguire correttamente le rotazioni colturali e ne parleremo in un prossimo corso ma è basilare anche lavorare il terreno nei dovuti modi e con rispetto.
La progettazione dell’orto: aiuole e camminamenti
La prima cosa da fare è progettare nel modo migliore l’orto ovvero dividere al meglio gli spazi tra aiuole e camminamenti. Le aiuole potranno essere larghi dai 60 ai 120 cm e sono la casa delle nostre piante praticamente dove andremo proprio a coltivare gli ortaggi, i camminamenti chiaramente sono gli spazi tra un aiuola e la che permetteranno di passare senza arrecare danno al suolo coltivato. I camminamenti dovranno avere una larghezza di almeno 40 centimetri per permetterci di passare agevolmente.
Il terreno sul quale andremo a coltivare l’orto va lavorato solo quando è al corretto livello di umidità. Ma come fare a verificare in modo pratico se il terreno è proprio in tempera e se ha l’umidità giusta? Per verificarlo basta piantare la vanga nel suolo e tirar su una fetta di terreno come si fa vangando normalmente: se la lana rimarrà pulita con facilità significa che il terreno si può lavorare viceversa se rimarrà del fango ancora attaccato alla lama vuol dire che dovremo attendere ancora qualche giorno.
Le lavorazioni più importanti di preparazione dell’orto sono principalmente tre ovvero:
- La prima lavorazione da fare è la lavorazione di fondo e si effettua nel periodo autunno invernale con la vanga.
- La seconda è la preparazione pre trapianto si fa un paio di settimane prima della messa a dimora delle piantine e gli strumenti da utilizzare sono la zappa o la fresa e il rastrello.
- La terza operazione è la sarchiatura e si effettua con la zappa.
Lavorazione di fondo
Quando si parla di lavorazione di fondo abbia detto che si parla di una operazione che viene fatta nel periodo autunno invernale, è fondamentale che nei terreni argillosi venga fatta proprio in autunno. Con questa operazione si approfitta per incorporare la sostanza organica (letame o stallatico normalmente) e con la vangatura appunto il terreno nel periodo invernale diventa molto più soffice e facilmente abitabile dalle radici.
la vangatura si inizia creando una trincea davanti a sé che permetta di andare poi a porvi la terra che viene vangata successivamente. Alla fine dell’operazione il terreno sarà abbastanza uniforme anche se chiaramente ancora un po’ grossolano, bisogna ancora passarci con la zappa e con il rastrello.
Lavorazione pre trapianto
La lavorazione di pre trapianto viene svolta prima di ogni trapianto ed è fondamentale che il terreno venga sminuzzato perfettamente con la zappa e poi dopo pareggiato con il rastrello. Ogni avallamento potrà dare problemi di risparmia le piante quindi per questo è così fondamentale che il terreno sia assolutamente pari
una lavorazione che può risultare molto interessante è quella che da una forma al letto di trapianto subito dopo aver affinato il terreno proprio nel periodo di pre trapianto le aiuole anziché essere costruite in modo tale che il terreno sia completamente pari, verranno invece predisposte con dei col mini e degli avvallamenti in modo tale da avere grossi vantaggi nei terreni argillosi dove trapiantando sull’apice del colmino avremo meno problemi di ristagni e nei periodi primaverili e autunnali qualora piovesse con grande continuità.
Nei terreni invece sabbiosi o comunque più leggeri si andrà a trapiantare in fondo al solco in questa posizione sarà molto più facile mantenere l’umidità nei periodi caldi nei periodi secchi e e quindi avremo vantaggi sia nei terreni argillosi che in quelli sabbiosi.
Sarchiatura
Una lavorazione veramente utile di cui non tanti conoscono l’importanza è la sarchiatura ovvero quella lavorazione post trapianto che permette attraverso la mappatura del suolo attorno alle piante di ossigenare le radici di rendere più soffice e il terreno e al contempo di eliminare le erbe infestanti.
La coltivazione dell’orto in cassoni
All’interno dei cassoni noi possiamo mettere il terreno che è tipico del nostro orto insieme a terriccio di buona qualità e nei cassoni è possibile coltivare a un’altezza superiore al livello del terreno che facilita tutte le operazioni e quindi rende meno faticoso fare l’orto.