Piante grasse
A breve tornerà la mostra delle piante grasse
Torna la mostra delle piante grasse, tantissime varietà da ammirare ed acquistare.
Ricordiamo che durante la mostra verranno svolti i corsi gratuiti sulle piante grasse.
Informazioni sulle piante grasse
Sono dette Piante grasse, o più correttamente succulente, quelle piante che hanno sviluppato tessuti contenenti liquidi, che immagazzinano: nelle foglie, nel fusto, nelle radici, allo scopo di sopravvivere a lunghi periodi di siccità.
Per cui “succulente” (non nel senso di gustose), è il nome più corretto dal momento che il rigonfiamento è costituito da succo senza alcuna presenza di grassi. Tuttavia da tempo in alcuni paesi, fra i quali l’Italia, è invalso il termine “piante grasse” per cui non sarà facile cambiarlo.
Le principali famiglie nelle quali ritroviamo le piante grasse sono:
Agavaceae
Aizoaceae
Aloaceae
Apocynaceae
Asclepiadaceae
Asteraceae
Cactaceae
Crassulacae
Euphorbiaceae
Liliaceae.
Caratteristiche delle Piante grasse
Le piante grasse, tipiche per lo più di regioni aride e a bassa umidità atmosferica, vivono in un ambiente che non è uguale per tutte. Infatti possiamo trovarle in zone subdesertiche e pseudodesertiche, in regioni temperate ma anche in quelle innevate, a livello del mare come a oltre 3000 metri di altitudine, e persino, in zone umide tropicali.
Ciò le ha condotte a mettere in atto tutta una serie di adattamenti morfologici con riferimento alla forma, e fisiologici con riguardo al funzionamento dei tessuti.
Osserviamo così piante che hanno ridotto la dimensione delle foglie (che spesso cadono durante il riposo) o le hanno trasformate in spine; hanno assunto una forma ovale o cilindrica, spesso con costolature per ridurre l’incidenza dei raggi solari.
Le piante grasse hanno la superficie esterna coperta di uno strato impermeabile, o hanno il corpo ricoperto di setole biancastre; sviluppano radici estese, oppure producono un lungo fittone centrale; riducono il numero degli stomi; attuano la respirazione notturna e rendono minimo il metabolismo durante il riposo. Lo scopo di tutto ciò è quello di ridurre la traspirazione, che comporta perdita di liquidi, e cercare di assumere acqua sia dall’aria che dal suolo.
Come coltivare le Piante grasse
In primavera le piante grasse ci regalano fioriture inimmaginabili. Si possono continuare le invasature cominciate alla fine di febbraio e dalla seconda metà di marzo possiamo mettere sul davanzale le piante meno delicate stando però attenti a ritirarle se le notti sono ancora fredde.
Nelle zone più calde possiamo iniziare a esporre gradualmente le piante alla luce del sole: attenzione è molto importante che ciò sia fatto proteggendole accuratamente per evitare che si brucino! In serra si può cominciare ad innaffiare con acqua pulita un paio di volte, questo servirà a sciogliere i sali che eventualmente si sono formati nel periodo di siccità, poi aggiungere sostanze nutritive cercando di non esagerare con l’azoto, per non compromettere la fioritura.
Con i primi tepori cominceranno a farsi vivi gli insetti, fare un trattamento preventivo contro cocciniglie e afidi.
Come innaffiare le piante grasse
Questa è una delle informazioni più cercate da coloro che sono interessati a queste piante e vogliono sapere e scoprire quale sia il modo migliore per innaffiare le piante grasse. A questo riguardo vi proponiamo un estratto del corso tenuto qualche anno da Leopoldo Monari, uno dei massimi esperti in italia per quanto riguarda le piante grasse.